Andrea D'Ascanio Sardomuto | Pigeon, Verbal

Via Dragoni 52

Artista

Nasce e vive a Sassari come si capisce dal suo accento inconfondibile. Sardomuto è un instancabile disegnatore che lavora in studio con varie tecniche, perlopiù su supporti cartacei, ed un muralista che traspone nel grande formato metropolitano i suoi soggetti preferiti, gli animali. Le sue scelte operative sono anche scelte politiche: operare in spazi urbani non rappresenta per un artista unicamente l’opportunità di misurarsi con dimensioni “monumentali” ma, soprattutto, l’occasione di far vivere il proprio lavoro in una dimensione sociale più vasta della nicchia costituita dagli appassionati d’arte. L’artista ricorre, anche da disegnatore – o illustratore, come lui si definisce – a tecniche che gli permettono di produrre in piccole serie le sue opere e quindi di poter proporre la sua arte in una formula prêt-à-porter, possibile a tutti. Gli animali di Sardomuto hanno sempre una forte carica totemica richiamata, non per evocare la forza della natura, quanto per sottolinearne la sua fragilità e poesia; anche quando i soggetti sono raffigurati con elmetti militari, o in divisa, prevale sempre la superiorità dell’essere animali sulla bestialità suggerita dal paramento umano. In sostanza per lui il ruolo dell’arte e dell’artista è fortemente legato alla passione civile che vorrebbe ridisegnare un mondo migliore.

Andrea è stata presenza piacevole e sempre disponibile nei giorni del Festival facendo da collante tra tutti gli artisti che mano a mano arrivavano in città e tenendo sempre altissimo l’umore dello staff con aneddoti e racconti sassaresi.

Tema ed esegesi dell'opera

ART.9 Costituzione della Repubblica Italiana
"La Repubblica (...) tutela l'ambiente e gli ecosistemi, anche negli interessi delle future generazioni. Protegge la biodiversità e promuove il rispetto degli animali"

Intervento di Street Art spontanea in via Dragoni sulle pareti della ormai abbandonata Casa della Circoscrizione.

Piccola esegesi: arrivato al parco di via Dragoni, Andrea ha voluto rappresentare elementi naturali della fauna locale e ha notato un gran numero di merli presenti, ha così scelto di rappresentare due dei volatili più presenti nei parchi forlivesi (merli e cigni) rappresentati sulle grandissime dimensioni del muro che accoglie i passanti all'entrata principale del parco.

Il muro, il contesto e le storie

Il muro scelto da Andrea per il suo intervento è per noi di Officina52 IL MURO per eccellenza, nati e vissuti per anni nella grande Casa della Circoscrizione di via Dragoni, per noi quelle pareti hanno il sapore particolare dell’abbandono di un posto che è sempre stato per il quartiere e per la città un fulcro di inesauribile vitalità; la Casa ha infatti più di 100 anni ed è nata come casa colonica in quello che era il forese cittadino, negli anni 50/60 la crescita urbana forlivese ha allargato i confini della città fino a raggiungere l’area compresa tra la via Emilia (viale Roma) e la Ferrovia; la nascita della Parrocchia di San Paolo Apostolo e la costruzione del quartiere “Musicisti e Grandi italiani” ha circondato la Casa di cittadini e tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80 si è definito quello che oggi è il secondo parco cittadino per frequentazione, con tutte le strutture che oggi lo rendono il parco più partecipato della città; la Casa nel tempo è diventata sede della Circoscrizione, ospitando l’ufficio della presidenza e la sala del consiglio, dagli anni 70 è stata sede del Centro Musicale, di cui Officina52 ha raccolto l’eredità nel settembre del 2007, ed è stata sede di tantissime associazioni e realtà cittadine (Emergency, Amnesty International, CISV, Biblioteca decentrata anche per non vedenti, ecc..); al momento della chiusura della Casa per problemi di inagibilità strutturale le associazioni ospitate erano 17. Questa storia rende quel posto uno dei punti nevralgici della partecipazione cittadina e l’attuale stato di abbandono ha determinato la vandalizzazione di diverse superfici (soprattutto da parte di gruppi di estrema destra come Casa Pound) e il degrado delle pareti sulle quali si è scelto di intervenire nel tentativo di mantenere alta la dignità del luogo. Gli interventi artistici rientrano nell’ambito della STREET ART SPONTANEA e non ufficiale non essendo possibile ottenere permessi per decorare le pareti di un edificio dichiarato inagibile, ma sono tollerati ampiamente dalla cittadinanza e dall’amministrazione per l’evidente intervento di riqualificazione di muri che erano spazio per interventi vandalici.

Riqualificazione, valorizzazione, riappropriazione!

Andrea ha partecipato attivamente all’organizzazione del Brainstorming 2018 che è stato l’evento di apertura del festival Murali e che da più di 15 anni rappresenta l’appuntamento musicale per eccellenza della musica underground in città con gruppi musicali provenienti da tutto il mondo ad esibirsi sul “non palco” ai piedi della Casa della Circoscrizione; durante il pomeriggio del Brainstorming decine di bambini e di anziani che stavano trascorrendo il pomeriggio nel parco si sono avvicinate all’artista e hanno dialogato con lui sulla realizzazione del grande merlo che ornava la parete, i bambini hanno chiesto anche colori e fogli per mettersi sotto al muro e riprodurre a modo loro il disegno realizzando di fatto un laboratorio spontaneo; il fatto che tutto questo avvenisse sotto gli occhi divertiti dei cittadini e dei vigili urbani che come sempre passano a farci un salutino durante il Brainstorming ci ha dato il senso di come la legalità della Street Art non sia l’elemento principale in gioco, superata abbondantemente dalla partecipazione delle persone che vivono il momento artistico come occasione di aggregazione e di apprezzamento del “bello” che sta avvenendo.