Camilla Falsini

Parco della Resistenza

Artista

Camilla Falsini è una illustratrice e pittrice nata a Roma, dove vive e lavora. Lo stile di Camilla è prettamente grafico e si ispira molto alle illustrazioni del grande Bruno Munari. Principalmente utilizza colori primari come il rosso, il blu e il nero e i suoi muri sono veri e propri racconti che vengono tradotti da linee e forme molto geometriche ed essenziali. Ha collaborato con famosi brand come Nike, Eni e Pitti Immagine e partecipato a molti Festival di street art e mostre collettive come quella internazionale tenutasi alla Fifty24MX Gallery in Messico.

Tema ed esegesi dell'opera

ART.9 Costituzione della Repubblica Italiana

"La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione"

Piccola esegesi: il muro omaggia la tutela del patrimonio storico e artistico di Forlì, Camilla ha scelto di rappresentare sotto forma di "monumostri" tre dei principali monumenti cittadini, la Rocca di Ravaldino su fondo giallo, la basilica di San Mercuriale su fondo rosso e il complesso dei Musei San Domenico su fondo azzurro.

Il Muro, il Contesto e le Storie

La femminilità di Camilla ha dato completezza ad un festival che rischiava di essere troppo maschile; la Street Art spesso è una “cosa da maschi” ma quando le ragazze si affermano in questo ambito lo fanno spesso con un tratto inconfondibile che trasporta gli osservatori dell’opera su altre dimensioni.

Camilla è arrivata a Forlì con Alfonso, compagno e assistente, e il loro accento romano ha caratterizzato le giornate del festival e portato ironia e ilarità tra lo staff. La metodicità di lavoro di Camilla ha determinato tempi di realizzazione più lunghi rispetto agli altri muri ma questo ha consentito agli spettatori di godersi appieno i ritmi più rilassati del parco centrale della città (zanzare a parte).

La piccola biblioteca per bambini, seppur funzionante e frequentata non era molto visibile nel parco, e la scelta di riprodurre i monumostri forlivesi ha contestualizzato al massimo l’opera facendola di fatto diventare una sorta di manuale di storia dell’arte per bambini. Si tratta del murales maggiormente in grado di dialogare con i piccoli, avvicinando i bambini alla pratica artistica con tratti semplici ma non banali (curiosa la somiglianza del mostro San Mercuriale con il granchio di Oceania). Camilla e Alfonso sono diventati parte integrante della nostra famiglia, quasi come due cugini romani che sono passati a farci un saluto e che non vediamo l’ora di reincontrare.