Millo

Piazza del Carmine

Artista

Millo, all’epoca Francesco Camillo Giorgino, nasce a Mesagne in provincia di Brindisi, nel 1979. Si laurea in architettura a Pescara dove continua a fare base tra un viaggio e l’altro. Il suo stile è inconfondibile: persone giganti che si aggirano, si intrecciano e si mescolano in paesaggi fatti di case e palazzoni dalle mille finestre dove si attorcigliano mille strade popolate da mille macchine. La padronanza della visione architettonica gli permette di giocare con le prospettive in modo magistrale, riuscendo così a rendere il caos urbano apparentemente ordinato. Nel 2014 vince la B.Art competion che gli ha dato la possibilità di dipingere 13 muri nella città di Torino. Ma le opere di Millo arrivano ben oltre l’Italia approdando a città come Parigi, Londra e Rio de Janeiro.

Tema ed esegesi dell'opera

ART.3 Costituzione della Repubblica Italiana

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"

Piccola esegesi: l'uguaglianza è il tema centrale del muro; l'autore intende rappresentare come il fondamento della parità (in questo caso di genere) sia assicurato dalla cultura.

Il Muro, il Contesto e le Storie

Il Muro di Millo è diventato di fatto il vero logo del Murali Festival 2018, e forse dell’intera street art cittadina; l’impatto che questo muro ha avuto in città non ha eguali rispetto agli altri; è il muro che ha aperto gli occhi alla città sul potenziale della Street Art, offrendo a Forlì la ribalta internazionale che raramente si era trovata ad ingaggiare; il muro è stato infatti selezionato dalla rivista londinese Widewalls come miglior muro dell’aprile 2018 (al mondo!) e non si contano i contati internazionali ricevuti per avere informazioni e aggiornamenti su questa opera; la forza mediatica della Street Art ci è arrivata addosso insieme all’annullamento delle critiche che avevamo ricevuto in fase di progettazione del festival; il muro di Millo ha messo tutti d’accordo sulla qualità dell’intervento che stavamo realizzando.

Il fatto che il muro si sia realizzato in anteprima ad aprile 2018 (in anticipo di un mese sul resto del Festival) ha consentito allo staff di vivere la lavorazione in maniera approfondita e di trascorrere tantissimo tempo sotto al muro a raccogliere i commenti della gente; tra i tanti complimenti lo scambio più bello è stato quello con la piccola Asia, residente nella casa che ci ha espresso il suo grande stupore per ciò che stava succedendo alla sua casa, raccontandoci che ora sarebbe stata orgogliosa del fatto che tanti si sarebbero fotografati sotto casa sua; come una simpatica e improbabile “umarell” tutti i giorni Asia ci è passata a trovare con i genitori per monitorare l’andamento dei lavori.

L’intervento sul degrado è stato evidente e il messaggio è risultato talmente chiaro che la foto del muro ha iniziato a parlare da sola, senza bisogno di spiegazioni. RIQUALIFICAZIONE, VALORIZZAZIONE, RIAPPROPRIAZIONE.

I sorrisi e i mille aneddoti di Francesco ed Eleonora ci hanno consentito di entrare in un mondo fatto di continui viaggi; dopo Forlì Millo è stato in Olanda, a Berlino, in Messico, in Svezia, in Thailandia, ecc…